martedì 5 luglio 2011

Il mondo in una mano.

Sono appena tornato dalle vacanze (ahimè) e sono giunto a questa sconvolgente considerazione che fornisce il titolo a questo primo post di luglio.
Sicuramente vi starete domandando cosa c'entrano le due affermazioni. Apparentemente nulla. Ma in realtà un nesso c'è.
Fino a non molto tempo fa (non ho intenzione di andare troppo in là con gli anni perchè non ce n'è bisogno, basta qualche anno), si andava in vacanza, si facevano delle foto - con una normalissima fotocamera digitale - e si ritornava a casa scaricando mega e mega di dati su un computer. Dopo ciò si passavano allegre (dipende dai punti di vista) serate a rivedere i ricordi delle vacanze appena trascorse in attesa delle prossime.
Forse l'ho presa un po' alla larga ... ma ormai ho incominciato e quindi è meglio finire.
Ora, la situazione è più o meno simile, solo che si sono aggiunti dei dettagli che per chi come me è appassionato di informatica e "geografia" costituiscono quel qualcosa in più che rende il ritorno dalle vacanze meno traumatico. Mi spiego meglio.
Oggi, grazie all'integrazione di diverse tecnologie, è possibile aggiungere alle foto delle vacanze (ma non solo quelle) un'informazione in più: la posizione.
Ciò che viene definito con il termine di geotagging, altro non è che la memorizzazione delle coordinate spaziali (determinate attraverso un sensore gps nel momento dello scatto) nelle caratteristiche di un file immagine. In questo modo per ogni foto è possibile risalire alla posizione ed è quindi possibile posizionare l'immagine (o un punto) nello spazio. Viceversa è altresì possibile rilevare la posizione di un punto ed associare a quest'ultimo una foto.
Forse ora risulterà più chiaro il legame tra ciò che affermavo qualche riga più in alto e forse risulterà anche più chiaro il titolo del messaggio.
Sostanzialmente in un apparecchio poco più grande del palmo di una mano (sia esso una fotocamera digitale, sia esso uno smartphone) possiamo immagazzinare una quantità notevole di informazioni georiferite.
Per dirla in altre parole, quello che possiamo avere nel palmo di una mano è un vero e proprio sistema informativo geografico: abbiamo dei punti di coordinate note (ma potrebbero essere anche delle linee), abbiamo degli attributi associati ai punti (anche la foto può essere considerata un attributo), abbiamo in sostanza  delle informazioni spaziali che descrivono il mondo reale, localizzabili su una base cartografica.
Giusto per fare un piccolo esempio:


La freccia verde rappresenta il punto rilevato e la foto seguente l'attributo associato:
San Benedetto del Tronto (AP) - Monumento al gabbiano Jonathan Livingston
Nonostante non sia passato molto tempo dal ritorno alla vita di tutti i giorni, le vacanze sembrano già un ricordo lontano: basterà davvero il geotag delle foto a rendere il rientro meno traumatico? Non ne sono più tanto sicuro ...

1 commento:

  1. da profana quale sono apprezzo questa novità! se non altro per il fatto che su iphoto si possono creare degli album fotografici con mappa abbinata! :-)

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