martedì 27 dicembre 2011

Una gita particolare

Questo post costituisce un aggiornamento al post precedente e aggiunge anche qualcosina in più. Nel messaggio precedente parlavo di un servizio web offerto da Google che consente di effettuare il geocoding di un elenco di indirizzi.
Piccola parentesi: il fatto che mi riferisca quasi sempre a Google deriva semplicemente dal fatto che offre una serie di servizi per la maggior parte gratuiti e di facile utilizzo, che si prestano pertanto all'utilizzo di una gran parte di utenti, siano essi "semplici" user che developer.
Questa volta lo spunto parte, non da un caso lavorativo, ma da una giornata passata sulle montagne tra il Piemonte e la Valle d'Aosta.
Il dato di partenza in questione è costituito da una serie di rilievi GPS effettuati con un dispositivo portatile (smartphone).
Il risultato finale è la creazione di una mappa che rappresenta la localizzazione dei punti ai quali sono associate alcune informazioni (poche).
Il servizio di Google che è stato utilizzato per la creazione della mappa è Fusion Table, da poco incorporato in Google Documenti.
Fusion table, come dice Google, consente di raccogliere, visualizzare e condividere dati online. In questo caso i dati da visualizzare e condividere sono dati di tipo geografico.
I dati devono essere raccolti all'interno di una tabella (e non uno foglio di calcolo, differenza fondamentale per poter utilizzare le potenzialità di Fusion Table) che è possibile creare in Documenti.
La tabella che è stata creata contiene una serie di attributi base, tra questi alcuni sono fondamentali per l'identificazione e la localizzazione. Il primo è sostazialmente il campo Località che rappresenta il toponimo, i dati per la localizzazione (registrati attraverso il GPS) sono la latitudine e la longitudine.
Dopo aver formattato e caricato i dati all'interno della tabella è possibile visualizzarli (oltre che nel formato tabulare) anche sotto forma di una mappa con il ben noto aspetto di Maps. Il risultato ottenuto è visibile cliccando sul link seguente: Monterosa Ski.
La scelta delle icone è stata fatta sulla base di ciò che ogni punto rappresenta (punto panoramico, impianto di risalita, ristoro, ecc.) ed è possibile creando un campo specifico nella tabella contenente i dati, all'interno del quale è possibile specificare che tipo di icona si vuole utilizzare per quell'oggetto. Le icone sono messe a disposizione da Google, potrebbe sembrare una restrizione o un vincolo particolarmente forte, ma di icone e simboli ce ne sono a sufficienza e quindi mi chiedo se sia realmente necessario andare alla ricerca di altro, anzichè accontentarsi di quello che già si ha a disposizione.
Il baloon (o fumetto) che compare cliccando su ogni punto contiene le informazioni essenziali per quel punto (o meglio, quelle caricate all'interno della tabella) e dove presente contiene una foto associata all'evento.
Tutte queste proprietà sono configurabili (nel caso in cui si voglia personalizzare il prodotto finale) attraverso il Configure info window (è necessaria una minima dimestichezza con il linguaggio HTML) e il Configure styles.
La mappa finale può essere condivisa in diversi modi: come link (v. sopra), si può esportare in formato KML o come link di rete (Google Earth) oppure può essere "annegata" (embeddable link) in una pagina web esistente.
Ulteriore dettaglio finale: utilizzando la stessa procedura è possibile effettuare il geocode di un elenco di indirizzi, la localizzazione di un oggetto contenuto nella tabella caricata in Documenti può essere fatta a partire sia dalle coordinate assolute (latitudine e longitudine come in questo caso) e sia a partire da un indirizzo.

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